Da quando Henri Lurton ha preso la guida di Brane-Cantenac nel 1992 lo Chateau è diventato uno dei più ricercati e amati di Margaux.
Henri è una persona colta con una profonda conoscenza della vigna, dei terroir e del vino. Ha conseguito oltre alla laurea in enologia, una in biologia e una in ampelografia (la disciplina che studia, identifica e classifica le varietà dei vitigni) e dal 1960 ha lavorato su molti progetti di ricerca con la facoltà di enologia di Bordeaux.
Il nome Chateau Brane-Cantenac risale al XVIII secolo quando era di proprietà dell‘illustre Barone Hector de Brane, al tempo proprietario dell‘attuale Mouton Rothschild all‘epoca conosciuto con il nome di Brane-Mouton.
Brane-Cantenac ha la propria stazione meteo e lavora in partnership con Météo France per avere dettagliati report su precipitazioni, immagini satellitari e previsioni di lungo periodo per assicurarsi di pianificare al meglio gli interventi in vigna. Con il suo arrivo è iniziato un importante studio del terroir di Brane al fine di assicurare che ad ogni parcella sia associato il vitigno più adatto.
In totale l‘azienda ha 75 ettari di vigneto, e le uve utilizzate per la produzione del Gran Vin provengono quasi esclusivamente dal plateau di Cantenac, con un suolo ghiaioso che raggiunge i 12 metri di profondità e un‘altitudine di 22 metri sul livello del mare.
Negli ultimi anni Henri Lurton ha lavorato nell‘aumentare la percentuale di Cabernet Sauvignon nel blend, che è passato dal 56% del 2005 ad essere regolarmente sopra il 70% negli ultimi anni, beneficiando la complessità e la struttura del vino.
Attualmente le vigne sono piantate a 55% Cabernet Sauvignon, 40% Merlot, 4,5% Cabernet Franc e 0,5% Carmenère con buona parte del Merlot utilizzato per la produzione del secondo vino, Baron de Brane.
Brane-Cantenac è uno dei pochissimi chateau ad utilizzare Carmenère, anche se non in tutti i millesimi (sulle annate precoci è un vitigno che soffre molto). Henri ne ha piantato un piccolo appezzamento nel 2007, e sebbene la percentuale utilizzata sia sempre molto bassa contribuisce ad aumentare la complessità aromatica del vino.
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