Chateau Haut-Brion è fuor di dubbio uno dei più complessi e ricercati produttori di Bordeaux. La sua ricca storia inizia nel 1533 quando Jean de Pontenac fonda lo Chateau (il cognato Arnaud de Lestonnac fonderà La Mission Haut Brion nel 1540).
L'azienda è stata la prima a vendere vini etichettati con il proprio nome, contrariamente all'usanza del tempo di etichettarli semplicemente come "Bordeaux".
Già nel XVII secolo era riconosciuta l'eccezionalità dei propri vini che furono serviti nel 1660 alla restaurazione sul trono di Carlo II Stuart a Re d'Inghilterra. Fu sempre Haut Brion il primo ad attuare un approccio scientifico alla produzione del vino e all'invecchiamento in botte, premessa necessaria per creare i vini strutturati e dal lungo potenziale di invecchiamento.
Il Terroir di Chateu Haut-Brion
Classificato come Premier Grand Cru Classé nel 1855 lo Chateau deve la complessità dei propri vini alla diversità dei propri terroir. I vigneti si trovano infatti su sedici tipologie di suoli differenti che spaziano da terroir calcarei, sabbioso-ghiaiosi, ghiaiosi e argillosi.
Alla produzione dei vini rossi sono destinati 50 dei 53 ettari di vigneti con una percentuale di Merlot (45.4%) leggermente superiore a quella del Cabernet Sauvignon (43.9%). I restanti ettari sono coltivati al 9.3% a Cabernet Franc e l'1% a Petit Verdot.
La vicinanza alla città di Bordeaux fa si che Chateau Haut-Brion goda di un clima leggermente più caldo e per questo motivo è sempre fra i primi ad iniziare la vendemmia.
I Vini di Chateau Haut-Brion
I vini di Chateau Haut Brion vanno aspettati e hanno bisogno di tempo ma rivelano una complessità, profondità di sapori, bilanciamento e intensità aromatica che ha pochi eguali nel mondo dei vini.
Lo Chateau produce due vini rossi con il 40% della produzione del Gran Vin Chateau Haut Brion ed il 60% del secondo vino, La Clarence de Haut Brion, prodotto con uve delle vigne più giovani.
Oltre ai rossi l'azienda produce il più costoso e ricercato vino biancho di Bordeaux, Chateau Haut Brion Blanc, prodotto in poche centinaia di cassa l'anno. I tre ettari di vigneto a bacca bianca sono piantati con il 52% di Sémillon e il 48% di Sauvignon Blanc ed il vino è affinato in barriques nuove e di secondo passaggio. Un secondo vino bianco chiamato La Clarté de Haut-Brion è stato introdotto nel 2009 ed è prodotto con uve provenienti sia da Chateau Haut-Brion che da La Mission Haut-Brion, anch'essa di proprietà della famiglia Dillon.
Chateau Haut-Brion non acquista le barrique ma produce internamente le proprie botti che contribuiscono alla classica nota tostata dei suoi vini.
La direzione tecnica è affidata a Jean-Philippe Masclef, i vigneti sono gestiti da Pascal Baratié e lo Chateau non utilizza consulenti esterni.
Continua a leggere