Jane Anson nel suo bellissimo libro Inside Bordeaux scrive "ci sono nomi importanti nel mondo del vino, poi c‘è Lafite“. Considerato da sempre il primo fra i Premier Grand Cru Classé, Lafite è uno dei più antichi Chateau di Bordeaux (una parte dell‘edificio risale al 1572) ed i suoi vini erano già celebri nel diciottesimo secolo.
I 110 ettari di vigneto dello Chateau si trovano su un eccezionale terroir con uno strato di ghiaia profondo anche 10 metri, con appezzamenti di sabbia nera ed un sottosuolo calcareo. Il vigneto più antico, chiamato „La Gravière“, venne piantato nel 1886 ed è fra i più antichi del Médoc.
Sebbene una nuova cantina è operativa dal 2011 Lafite è ancora molto tradizionale nel suo approccio alla vinificazione. Le uve vengono assaggiate per verificarne la maturazione e gran parte del vino è ancora fermentato in tini di legno. Lo Chateau inoltre produce nella propria tonnelleria le barriques utilizzate per affinare i vini dei propri chateau (oltre a Lafite sono proprietari di Evangile a Pomerol, Rieussec a Sauternes, Duhart Milon a Pauillac).
Ma cosa rende cosi unici i vini di Lafite? Erik Kohler descrive Chateau Lafite come „uno spettro di sapori piuttosto che una forte espressione di uno in particolare“. I vini di Lafite sono meno corposi di Mouton e Latour ma brillano per eleganza, complessità aromatica, e per l‘incredibile potenziale d‘invecchiamento.
Mediamente ogni anno il 40% della produzione è destinata al Gran Vin, il 50% al secondo vino "Carruades de Lafite“, ed il restante 10% viene de-classificato.
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