Classificato come Deuxièmes Crus Classé nel 1855, oggi Chateau Pichon-Longville Comtesse de Lalande è giustamente considerato uno dei migliori produttori di Pauillac, particolarmente rinomato per l'eleganza ed il potenziale di invecchiamento dei suoi vini.
Anticamente era unita a Chateau Pichon Baron ma con la morte di Joseph de Pichon Longueville nel 1850 la proprietà, allora di 50 ettari, venne divisa in due. Venti ettari ed il magnifico castello andarono al figlio per formare Pichon Baron mentre trenta ettari furono ereditati dalla figlia e formarono Pichon-Longueville Comtesse de Lalande.
Oggi la proprietà è del gruppo Roederer e lo chateau può contare su 74 ettari di vigna, con un progetto che a breve lo porterà a 90 ettari, e la cantina è stata completamente rimodernata a partire dal 2009.
La nuova cantina gravitazionale permette una fermentazione parcella per parcella, con tini in acciaio di capacità variabile fra i 20 e gli 85 ettolitri l'uno. Il rifacimento, che include una barricaia di 1800 metri quadri, ha richiesto un investimento di oltre 31 milioni di euro.
Pichon Comtesse, come è spesso abbreviato, ha una percentuale di Cabernet Sauvignon leggermente sotto la media di Pauillac (55%) ma ogni anno vengono ripiantati 3 ettari a Cabernet e per il 2022 la percentuale dovrebbe raggiungere il 65%-70%. Una piccola percentuale di Petit Verdot, non utilizzata in tutte le annate, contribuisce alla nota leggermente speziata di alcuni millesimi.
La gran parte dei vigneti è adiacente a Pichon Baron e Latour con alcune parcelle separate verso il fiume, vicina a La Tour d'Aspic di Haut-Batailley. L'alta percentuale di argilla nel terroir di Pichon Comtesse, unita alla vicinanza alla Gironda, è una delle ragioni per cui Pichon Longueville Comtesse de Lalande produce alcuni dei migliori vini in annate calde come il 2003, il 2009 e il 2015.
La proprietà si sta pian piano convertendo in agricoltura biodinamica (22 ettari al momento) ed è probabile che in futuro la totalità dei vigneti verrà coltivato con metodi biodinamici. La produzione dello Chateau è suddivisa equamente fra il Gran Vin ed il secondo vino, Pichon Comtesse Reserve, conosciuto come Réserve de la Comtesse fino al 2016.
Nicolas Glumineau, ex di Chateau Montrose, è oggi il direttore tecnico. La consulenza è affidata ad Eric Boissenot con Vincent Masson come consulente per la biodinamica.
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