Situata nella parte est delle colline di Oakville, Dalla Valle Vineyards nasce sul finire degli anni 80 da Naoko e dal marito Gustav Dalla Valle, immigrato dal nord Italia da una famiglia di viticoltori.
L’intento iniziale della coppia era costruire un ristorante ma in seguito, dopo che realizzarono di aver acquistato un appezzamento dal grande potenziale, decisero di dedicarsi alla viticoltura fondando l’azienda.
Lo Zinfandel fu subito rimosso e vennero innestate le nuove viti di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot, con la prima annata di produzione datata 1986.
In onore della nascita della figlia Maya, i coniugi nel 1987 le dedicarono un piccolo vigneto di 2 ettari piantato a Cabernet Sauvignon che ottenne fama internazionale fin da subito, ricevendo 100 centesimi da Robert Parker nel 1992.
Laureandosi in viticoltura alla Cornell University, Maya partecipa anche ad un Master in gestione aziendale all'Università di Scienze alimentari a Bordeaux.
Esperienze da Ornellaia, Bodegas Rolland, Petrus e Chateau Latour hanno arricchito le conoscenze di Maya che oggi si trova al timone dell’azienda affiancando la madre Naoko e collaborando con un team di esperti, uno su tutti Michel Rolland come consulente.
Gli 8 ettari totali di vigneto sono divisi in 18 appezzamenti e vengono lavorati con attenzioni maniacali al pari di un Premier Gran Cru bordolese, rendendo così Dalla Valle Vineyards una delle migliori realtà del Nuovo Mondo grazie alla qualità dei suoi Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.
I vigneti collocati a 140 metri di altitudine beneficiano dell’esposizione ad ovest riscaldandosi col sole pomeridiano, le rinfrescanti brezze provenienti da San Pablo Bay, invece, sono fondamentali per preservare l’acidità.
Il particolare suolo ferroso e vulcanico favorisce un ottimo drenaggio idrico, portando la pianta ad avventurarsi in profondità alla ricerca di acqua, ottenendo così grappoli più piccoli e concentrati.
L’attenzione alla sostenibilità da sempre impiegata per curare il vigneto è stata riconosciuta con il certificato biologico nel 2007 (CCOF); dal 2019 è stata convertita in agricoltura biodinamica: policolture e inerbimento sono solo alcune delle pratiche utilizzate per mantenere in buona salute e conferire vitalità alla propria terra.
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