Il Domaine de Bargylus è la proprietà che i fratelli Saadé hanno in Siria, loro terra d’origine.
La proprietà si trova alle pendici del monte Al-Ansaryah, nella Siria nord-occidentale; qui i vigneti sono stati piantati nel 2005 a 900 metri di altitudine su un terreno argillo calcareo; la cantina è stata progettata dall’architetto Serge Lansorot, volto noto a Bordeaux, e l’enologo è sempre il fidato Stephane Derenoncourt.
Il vino del Domaine de Bargylus è noto per essere “il vino più pericoloso al mondo”: il rischio non è ovviamente nel berlo ma, dato che la Siria è dilaniata dalla guerra, nell’intero processo produttivo, dalla raccolta delle uve, alla vinificazione fino all‘affinamento.
Oltre agli evidenti problemi di sicurezza, Bargylus dal 2011 ha affrontato un vero e proprio grattacapo logistico: le vendemmie vengono effettuate telefonicamente dai due fratelli.
I campioni di diversi vitigni vengono inviati in taxi refrigerati che percorrono oltre 200 Km per portare i grappoli in Libano, dove la famiglia ha l’altra azienda di proprietà Marsyas, per essere assaggiati e determinare così la data di raccolta per ogni parcella.
All’incirca 3 o 4 volte l’anno l’enologo Derenoncourt effettua un viaggio nel territorio siriano per controllare che in azienda sia svolto tutto a dovere.
Durante l’estate del 2020, a causa dell’esplosione del 4 agosto a Beirut, i fratelli Karim e Sandro hanno dovuto degustare i campioni d’uva in una stanza d’ospedale dopo essere rimasti coinvolti nell’esplosione, mentre il padre è rimasto gravemente ferito rimanendo ricoverato in ospedale per un mese.
Con il confine spesso chiuso, vengono inviati campioni all’estero, vengono trovati escamotage per esportare i vini e il percorso compiuto, a volte via mare, rimane sempre segreto.
Attualmente il Domaine produce 60mila bottiglie l’anno e 30 famiglie vivono e lavorano al suo interno, non solo per autentica passione, ma anche come atto di resistenza e simbolo di perseveranza.
Mentre la guerra continua a distruggere tante vite, la produzione di Bargylus è un barlume di speranza per un Paese con un presente drammatico e un futuro buio.
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