Chateauneuf-du-Pape

Ben diciotto differenti uvaggi possono essere utilizzati ma il vitigno principe è il Grenache, di cui Chateauneuf-du-Pape è la miglior espressione francese. Inoltre si coltiva il Mourvèdre, che però necessita dei vigneti più caldi per giungere a maturazione. Anche il Syrah è utilizzato ma bisogna prestare molta attenzione affinché non surmaturi. Altra uva in crescita per numero di ettari è il Cinsault.

Vi è poi lo Chateauneuf-du-Pape Blanc, prodotto in quantità molto minori e rappresenta meno di una bottiglia ogni 16. Le uve utilizzate per il bianco sono: Grenache Blanc, Clairette, Bourboulenc, Roussanne e Picardan.

Il terroir dell'appellazione è piuttosto variegato e si estende per oltre 3000 ettari fra i comuni di Chateauneuf-du-Pape, Bédarrides, Courthézon, Orange e Sorgues. Il più conosciuto e fotografato dei terroir è senza dubbio quello composto da "Gallets", ovvero ciotoli piuttosto grandi che trattengono il calore durante il giorno per rilasciarlo di notte. È un terroir molto apprezzato ma non necessariamente il migliore, soprattuto per i vigneti più caldi esposti a Sud. Il più rinomato produttore, Chateau Rayas, ha le proprie vigne su un terreno sabbioso calcareo completamente privo di gallets.

Non vi sono dubbi che Chateauneuf-du-Pape sia fra le appellazioni francesi che più risente del riscaldamento globale. Molta attenzione deve infatti essere data nel contenere il grado zuccherino delle uve e di conseguenza l'alcol, che a volte può raggiungere i 17%!